Docce naturali, arcobaleni e passaggi sotto le grotte: emozionante escursione alla Grotta all'Onda
Se si parla di escursioni sulle montagne della Versilia, fattibili anche con bambini, non si può non pensare alla Grotta all'Onda, un luogo particolarmente suggestivo dati gli importanti ritrovamenti dell'epoca Preistorica, addirittura risalenti all'uomo di Neanderthal, che attualmente si trovano al Museo Civico Archeologico di Camaiore. Entrando dentro la grotta e guardando il mondo esterno da lì si può infatti quasi percepire il passato e sentirsi per un attimo degli "speleologi" in cerca di fossili.
Ma andiamo per gradi. Per raggiungere la Grotta all'Onda bisogna seguire le indicazioni per Casoli, passando da Camaiore, e arrivati al paese proseguire per la località Tre Scolli. Dopo aver parcheggiato lungo la strada, si segue il percorso 106 (per San Rocchino) nella parte asfaltata. Si arriva quindi ad uno spiazzo subito dopo un'ampia curva e da lì, andando verso destra, si inizia il cammino lungo l'acquedotto, segnalato con la scritta in terra "grotta all'onda" e il colore rosso.
Tutto il primo tratto è pari e abbastanza ombreggiato e quindi fattibile anche con bambini piccoli (ma attenzione perché poi inizia la salita...), è molto bello perché si gode di un bel panorama e si può camminare tranquilli sopra il condotto dell'acquedotto cementato da cui si percepisce l'acqua all'interno.
Dopo una mezzoretta di cammino si arriva ad un punto molto suggestivo, dove la grotta è talmente bassa che, fino a qualche decennio fa, bisognava per forza camminare a gattoni per attraversarla, ma ora è stata costruita una passerella in ferro che permette di camminare normalmente ammirando questa meraviglia della natura.
Ed ecco che inizia la parte un po' più difficile, c'è infatti una bella salita, fattibilissima per gli adulti, abbastanza per bambini dai 6 anni in su, difficile per i bimbi più piccoli che dovranno essere messi sullo zaino. Dopo questo tratto più tosto, si arriva ad una fonte con due vasche in cemento. Qui fermatevi a riempire la borraccia perché l'acqua è squisita e fresca al punto giusto, un vero toccasana!
Poi ripartite seguendo sempre il percorso in salita segnalato dal colore rosso. Dopo alcuni minuti si arriva alla meraviglia della Grotta all'Onda. Avvicinandosi si scorgono le "docce naturali", si chiamano così perché la grandezza delle cascatelle che vengono giù dai buchi che si trovano sulla grotta è pari proprio al getto della doccia e creano dei bellissimi riflessi di colore e luce nella vegetazione. Addirittura abbiamo scovato un punto dove si crea un arcobaleno costante, dato il sole di agosto e la "pioggia" che viene dal buco della grotta.
E quando siamo nel pieno della scoperta, si arriva al suo cospetto, l'entrata della grotta, che sembra proprio una grande onda marina. Entrando si sentono subito 10 gradi in meno, un refrigerio di questi tempi. La parte percorribile è di circa 40 metri per 60, anche se in passato c'erano molti cuniculi interni, dove sono stati trovati reperti di diverse epoche, oggi ostruiti. C'è anche un tavolo e panche in legno, dove potersi riposare osservando con rispetto quel luogo pieno di storia.
Per arrivarci ci vuole circa un'ora, un'ora e mezza se si va con tranquillità. Il primo tratto è fattibile per tutti, ma essendo in montagna ricordiamo che per i bimbi piccoli è sempre un po' pericoloso, chiaramente se da un lato c'è la montagna, dall'altro in alcuni tratti è scosceso e vanno tenuti sotto controllo. L'ultimo tratto è in salita con rocce quindi sotto una certa età vanno tenuti negli zaini, ma dai 5-6 anni con un po' di aiuto possono farcela e sarà per loro una bella avventura.