Il Dottor Luigi Gagliardi, Direttore UO Neonatologia e Pediatria Ospedale Versilia e Direttore Area pediatria AUSL Toscana Nord Ovest, spiega alle telecamere di Versilia Bimbi la situazione del COVID-19 in Versilia
Il Dottor Luigi Gagliardi, Direttore UO Neonatologia e Pediatria Ospedale Versilia e Direttore Area pediatria AUSL Toscana Nord Ovest, spiega alle telecamere di Versilia Bimbi la situazione del COVID-19 in Versilia ad oggi, la resistenza dei bambini al virus, le nuove procedure presso il pronto soccorso pediatrico e i comportamenti da seguire per i genitori ma anche per tutta la popolazione.
L'intervista è stata girata nel pomeriggio di martedì 3 marzo e quindi si riferisce alla situazione in quel preciso momento, senza poter sapere come si può evolvere nei giorni successivi. Per correttezza di informazione, proprio nella giornata di martedì 3 marzo si è saputo di un nuovo caso di persona infetta da coronavirus, ovvero un bambino di 10 anni figlio del paziente già positivo di Torre del lago.
Qual'è la situazione riguardante il CoronaVirus ad oggi in Versilia?
Siamo molto attenti all'evolversi della situazione. Fino ad ora c'è stato un caso di un paziente che ha acquisito l'infezione in quanto lavora nel Nord Italia, a Vo' Euganeo, è in buone condizioni, in isolamento. La sanità pubblica è in fase di controllo , siamo abbastanza tranquilli anche se molto concentrati su questa problematica.
Si è sentito dire che i bambini sono per loro natura più resistenti a questo virus. E' vero? E se sì perché?
I bambini possono prendere l'infezione come per tutte le altre malattie. Dai dati che abbiamo attualmente a disposizione dalla Cina, dal nostro Paese e dagli altri Paesi infettati, possiamo dire che i bambini che prendono l'infezione tendono ad avere un decorso particolarmente favorevole. Ho sentito nei giorni scorsi dei colleghi lombardi e piemontesi e anche da loro non si sono verificati casi importanti di infezioni nei bambini né in donne incinte. Questa è un'infezione nuova e si stanno accumulando adesso i dati, quindi ancora non abbiamo risposte certe, tra l'altro l'Italia è purtroppo una Nazione in cui si sono verificati molti casi e quindi avrà a disposizione una grande massa di dati che i nostri epidemiologi e virologi potranno analizzare probabilmente in tempi ristretti. Posso comunque dire alle mamme ed ai papà che attualmente possono stare ragionevolmente tranquilli che questa non è un'infezione che da delle gravi conseguenze nei bambini.
Che cosa è cambiato al pronto soccorso dell'Ospedale Versilia? Quali sono gli accorgimenti in più che vengono presi in questo periodo?
La Regione Toscana e la nostra AUSL Toscana Nord Ovest ci hanno dato delle indicazioni molto precise su come comportarci e far fronte alla situazione. E' stata montata una tenda all'ingresso del pronto soccorso in modo che chi è entra deve passare da un "pre-filtro" in cui si cerca di capire, semplicemente con delle domande senza visita, se c'è la possibilità che la persona abbia contratto il coronavirus per fargli eventualmente fare un percorso diverso da quello degli altri pazienti. Sono stati ridotti i posti da cui si può accedere all'ospedale proprio per poter controllare meglio chi entra. Cerchiamo di non permette raggruppamenti di persone in luoghi ristretti e vengono adottate delle norme igieniche che comunque erano già presenti, come il lavaggio delle mani con acqua e sapone o con gel alcolici disinfettanti. Per quanto possano sembrare delle misure banali in realtà sono alla base della salute e riscoprirle ci fa capire quanto siano importanti.
Il pronto soccorso pediatrico dell'Ospedale Versilia è quindi sempre aperto per tutte le possibili emergenze per i bambini?
Certamente. Il pronto soccorso pediatrico e i medici sono sempre a disposizione. E' importante ricordare però che, soprattutto in questo momento, se si ha un'infezione respiratoria non bisogna venire al pronto soccorso ma rivolgersi al pediatra o medico di fiducia. Solo se si è in una situazione talmente grave da non poter aspettare la visita del dottore si può accedere al pronto soccorso. Attualmente non abbiamo riscontrato cambiamenti rispetto all'arrivo di tutti i casi in cui c'è stato bisogno di un ricovero, quindi nei casi di effettiva necessità di ospedale. E' importante però non mescolare a questi tutti quei casi che possono essere gestiti tranquillamente dal pediatra o dal dottore.
Possiamo dare dei consigli ai genitori riguardanti i comportamenti da seguire?
Ci sono 10 comportamenti da seguire che sono stati preparati dalla Regione Toscana, l'Azienda Sanitaria della Toscana, il Centro regionale Gestione Rischio Clinico e ARS Toscana che valgono per questo virus ma certi accorgimenti valgono sempre per la quotidiana igiene e salute. Non c'è solo il Coronavirus ma molte altre infezioni e malattie e per questo, oltre all'igiene personale e al rispetto degli altri, ci sono per alcune i vaccini che sono importantissimi.
Il primo comportamento è appunto lavarsi le mani, ovvero quello che nella medicina ottocentesca ha rappresentato il cambio dal morire al vivere e adesso siamo di nuovo a parlarne, quindi lavarsi le mani con acqua e sapone o 30 secondi con gel alcolici. Disinfettare e tenere pulite le superfici, coprirsi la bocca durante tosse o starnuti, non prendere farmaci e antibiotici inutilmente, ma solo quando viene consigliato dai medici. Evitare il contatto ravvicinato con persone che hanno infezioni respiratorie acute, usare la mascherina solo se si è malati, non andare al pronto soccorso se si ha febbre, raffreddore e tosse ma contattare il proprio medico. Se si sono avuti contatti stretti con casi confermati di Covid-19 o si è tornati da meno di 14 giorni dalle aree interessate all'epidemia si devono contattare i numeri telefonici messi a disposizione dalle Aziende sanitarie che per il nostro territorio è lo 050 95 44 44. Gli animali e i cibi non portano questa infezione.