A teatro per imparare l'inglese con la Next Artists Kids

La professoressa Padolecchia, una vita spesa per insegnare l'inglese attraverso il teatro

Da una vita porta il teatro e l’inglese tra i ragazzi e dal 2000 anche tra i piccolissimi con la Next Artists Kids. La prof.ssa Antonella Padolecchia è riuscita negli anni a creare un bellissimo gruppo formato da bambini dai 5 ai 13 anni che portano in scena spettacoli rigorosamente in lingua inglese. Da "Robin Hood" al "Mago di Oz" passando anche dalle più celebri opere di Shakespeare come "Un Sogno di Mezza Estate" e "La Tempesta" i bambini si confrontano con i capolavori della letteratura e drammaturgia con sceneggiature adattate alla loro età. 

Professoressa, com’è lavorare con i bambini? 
Meraviglioso. Stare tra i ragazzi è al tempo stesso impegnativo e bellissimo. La passione e la voglia di fare che ci mettono, sempre, in ogni spettacolo, vederli confrontarsi tra di loro e con il testo, affiancarli fino a vederli soddisfatti sul palco è una grande soddisfazione che ripaga di tutti gli sforzi. 

Perché in inglese?
Da insegnante di inglese, l’inglese ha sempre fatto parte della mia vita e ho voluto unire la lingua straniera all’altra mia passione il teatro, una a supporto dell’altra. Vivere l’inglese parlando e mettendo in scena una situazione aiuta i ragazzi non solo a padroneggiare la lingua ma anche a gestire le emozioni ed affrontare le sfide con se stessi e con il pubblico. Sentire parlare gli altri inoltre è uno sprone a fare sempre meglio e soprattutto per i più piccoli facilita l’interiorizzazione della pronuncia corretta. Il teatro in inglese dunque è un modo per imparare la lingua divertendosi e sempre divertendosi i bambini imparano a conoscersi e a gestire le proprie emozioni.

I prossimi progetti?
Non ci fermiamo mai. Dopo il successo dello spettacolo natalizio “Christmas Carol” stiamo preparando per marzo "Il mago di Oz" ma l’attenzione è già a novembre quando la Next Artists Kids tornerà protagonista allo Shakespeare Festival che si svolge ogni anno al teatro dell’Olivo di Camaiore.